Vetrate artistiche e Abbattimento IR

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L’abbattimento dei raggi IR entranti assieme alla componente visibile e ultravioletta della radiazione solare, è un tema importante per due aspetti: innanzitutto la protezione delle opere artistiche presenti all’interno di un ambiente e, in secondo luogo, il miglioramento dell’isolamento termico (in particolar modo nei mesi estivi di maggior irraggiamento) che garantisce un maggior controllo e stabilità della temperatura interna.

Se le radiazioni ultraviolette sono facilmente abbattute dalla componente plastica presente all’interno del vetri laminati (esempio 4+4) sia essi con pellicola EVA o PVB, i raggi Infrarossi riescono a superare questa barriera e costituiscono gran parte dell’energia della radiazione. Questa energia è percepita come calore ed è in grado di scaldare le superfici che colpisce (laddove i raggi ultravioletti, invece, causano il degrado dei pigmenti e il conseguente scolorimento o ingiallimento di resine e vernici trasparenti).

Le soluzioni individuate nel tempo per filtrare la componente IR e far passare solo la componente visibile, che consente di apprezzare le opere artistiche, sono molteplici ed in continuo cambiamento, differenziandosi per costo, efficacia e durata nel tempo, con aspetti a favore o contrari in base al contesto.

In ogni soluzione che andremo ad analizzare la quantità di radiazione IR trasmessa dipenderà dalla quantità di radiazione riflessa ed assorbita dal filtro scelto.

1) Pellicola: utilizzata in passato, la pellicola ha il vantaggio di poter essere applicata facilmente, anche sul posto, con un costo relativamente basso che varia però da pellicola a pellicola, soprattutto in base alla loro performance e alla loro durata. I “contro” di questa soluzione sono però proprio la durata nel tempo, garantita solo tra i 5 e i 10 anni, con la conseguenza che prima o poi il prodotto dovrà essere rimosso e riapplicato, e, in secondo luogo -aspetto che potrebbe essere negativo in particolare per gli edifici storici- è l’effetto specchio che hanno le pellicole con efficacia maggiore. Inoltre le pellicole possono essere applicate solo su vetro piano (float).

2) Vetri tecnici già trattati: Le grandi industrie di produzione di vetro float come Saint-Gobain, Pilkington, Guardian, realizzano vetri tecnici già trattati superficialmente (coating) e che possono essere usati come controvetro esterno o per realizzare vetrocamere. Il vantaggio è quello di una facile applicazione e durata nel tempo, grandi garanzie, a fronte di un costo che però è maggiore (anche in questo caso è necessario valutare la tipologia di vetro e di pacchetto vetrocamera che andremo a realizzare e la conseguente performance). A seconda del vetro utilizzato anche in questo caso possiamo avere delle colorazioni più o meno azzurre e più o meno riflettenti, con una percentuale di riflessione relativamente alta, specialmente se paragonata alla soluzione successiva.

Il coating superficiale è inoltre delicato e bisogna fare attenzione al prodotto detergente utilizzato, che non sia troppo aggressivo (solitamente la pulizia di questi vetri viene fatta da ditte specializzate). Nelle schede tecniche di questi vetri non si parla mai di abbattimento IR ma solo di abbattimento energetico.

3) Trattamento con nanotecnologie: esistono infine trattamenti superficiali che consentono di ottenere un abbattimento del 90% dei raggi IR (garantendo oltre l’80%). Il trattamento proposto da Progetto Arte Poli è garantito per oltre 15 anni e anche in questo caso può essere effettuato in loco (nonostante la stesura ottimale avvenga in laboratorio all’interno di camere ad ambiente controllato). Il grande vantaggio di questo trattamento è sicuramente l’applicabilità su superfici non perfettamente piane consentendo l’applicazione anche direttamente sul vetro soffiato, annullandone però la reversibilità che resta, invece, attuabile sul vetro piano mediante rimozione meccanica. La colorazione del trattamento è inoltre leggermente azzurra, aspetto estetico che potrebbe essere rilevante nel caso si volesse mantenere una trasparenza extrachiara ma meno nel caso in cui si sovrapponga a vetrate artistiche, ma il grande vantaggio è la bassa riflessione (infatti a differenza di pellicola e coating la maggior parte della radiazione viene assorbita). Il trattamento è sensibile all’alcol quindi la vetrata deve essere pulita semplicemente con un sapone neutro o acqua.

Conclusioni:

Progetto Arte Poli consiglia l’applicazione di vernice semitrasparente nanometrica non riflettente, applicabile sulla superficie della vetrata istoriata nel caso non si ritenga consona l’applicazione di un controvetro esterno o l’inserimento in vetrocamera.

REVERSIBILITA’ e EVENTUALE INTERVENTO DI RIMOZIONE

Come descritto in precedenza la reversibilità del prodotto dipende essenzialmente da due fattori:

  • il potere adesivo del prodotto sulla superficie di vetro

  • le imperfezioni e irregolarità della superficie

Test di rimozione della pellicola hanno dimostrato come questa abbia un discreto potere di adesione alla superficie ma nonostante la rimozione non sia agevole , è assolutamente fattibile mediante azione meccanica, in particolar modo quando applicata su vetro float.

Nel caso di applicazione su vetro soffiato, la difficoltà di rimozione aumenta ma anche in questo caso non è impossibile, semplicemente richiede più tempo e più attenzione, rimuovendo la pellicola con bisturi ed eventualmente con l’aiuto di solventi.

Anche l’assenza di una decorazione a grisaglia sulla vetrata aumenta la reversibilità dell’intervento laddove in presenza di una decorazione la rimozione meccanica sarebbe invece più difficile o addirittura sconsigliata (a seconda del grado di coesione della grisaglia al vetro massivo sottostante e quindi alla sua stabilità e resistenza alle sollecitazioni).

Riteniamo quindi che il trattamento con vernice ad assorbimento mediante particelle nanometriche sia una soluzione innovativa che potrebbe essere utilizzata in interventi di tutela del patrimonio artistico interno ad edifici vincolati.

Aspetti Tecnici della vernice a nanoparticelle

  • ABBATTIMENTO UV: 80-100% (in aggiunta al 99% della pellicola EVA/PVB)

  • ABBATTIMENTO IR: 70-95%

  • ABBATIMENTO LUCE VISIBILE: 15-30%

  • Buona Resistenza agli acidi, all’acqua e a trattamenti termici. Ottima resistenza all’invecchiamento (test effettuati con processo di invecchiamento accelerato) con assenza di bolle e di cambiamenti estetici senza significativi cambiamenti di performance del prodotto.

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