Le Lampade POLIARTE

Poliarte Lighting

Poliarte Lighting

E’ molto tempo che devo scrivere delle lampade POLIARTE e forse non è più il caso di rimandare, vista l’importanza che hanno avuto nella storia di Progetto Arte Poli. Dopo una prima esperienza nel settore delle vetrate artistiche il Maestro Poli, negli anni 60-70 decide di dedicarsi al Design delle lampade di arredo. Opere d’arte fatte di luce artificiale, prodotta dal calore di un semplice filamento di Tungsteno, che passa attraverso vetro dalles o elementi geometrici tridimensionali rigorosamente prodotti in Italia ma anche in alcuni casi attraverso il vetro soffiato Lamberts che ormai conosciamo.

Nascono così opere incredibili, che ancora oggi possiamo, se siamo fortunati, trovare in alcune fiere dell’antiquariato o del modernariato, opere che nel tempo stanno acquisendo sempre maggior valore. Le lampade Poliarte, così si chiamava infatti a quel tempo l’azienda del Maestro veronese, erano il frutto di uno studio permeato dalla passione per la cultura giapponese, dalla volontà di realizzare opere visionarie quasi “futuristiche” in alcuni casi e soprattutto dalla cultura che ha fatto di queste lampade un simbolo del design Made in Italy di quegli anni.

Una particolare serie di lampade, oggi quasi introvabili, è stata realizzata in ghisa e vetro: quando abbiamo chiesto al maestro Poli come mai l’utilizzo di questo metallo così particolare ci ha spiegato che oltre al basso costo e alla possibilità di realizzare le forme più svariate c’era sicuramente la volontà di utilizzare un materiale che assurgesse a simbolo di una rinascita, di quel “miracolo economico italiano” che raggiunse il suo culmine proprio negli anni 60 e che si protrasse fino ai primi anni 70. La ghisa era uno dei materiali più esportati inizialmente, negli anni 50, mercato che però entrò in crisi proprio tra il ’63 e il ’72. Il Maestro Poli ci confida che un’altro motivo per cui ha utilizzato la ghisa è stato per aiutare un amico che lavorava nel settore.

Ogni modello di lampada Poliarte ha un nome che troviamo nei vecchi cataloghi ancora conservati presso Progetto Arte Poli. Molti nomi giapponesi, o di ispirazione mitologica o ancora di pura fantasia. Lampade da tavolo o da pavimento, da soffitto o parete; lampade non solo per interni ma anche da giardino o comunque da esterno.

Un altro metallo veramente importante è sicuramente il Ferro, che accostato al vetro Dalles ha permesso al maestro di realizzare lampade dallo stile inconfondibile, nelle queli non è solo la luce a vibrare ma tutta la struttura, grazie ad un disegno di segmenti ortogonali ma disposti in modo irregolare e dove ogni elemento metallico era lavorato a mano affinchè la luce dopo aver attraversato il vetro giocasse con la sua superficie prima di raggiungere l’occhio umano e l’ambiente.

Il mondo delle lampade Poliarte è un mondo che è stato dimenticato per molti anni e che solo recentemente è stato riscoperto anche oltreoceano. Le lampade Poliarte, ad oggi, sono vendute anche ad oltre 3.000 euro, come è possibile vedere in questo sito:

www.1stdibs.com -> ricerca:poliarte

Ma fate attenzione, perchè non tutto quello che gli altri chiamano Poliarte è in realtà Poliarte. Se volete la certezza matematica che quella lampada sia veramente un’opera realizzata dal Maestro Poli allora dovete essere sicuri sia presente in uno dei cataloghi d’epoca, oppure contattarci direttamente.

Se non avete voglia almeno controllate che ci sia il marchio Poliarte che all’epoca era questo:

small-glass-table-lamps-from-poliarte-1960-set-of-2-02

Se sei interessato a questo argomento o alla realizzazione di vetrate artistiche:

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Per maggiori informazioni o immagini di vetrate artistiche contemporanee e classiche ma anche di altre bellissime opere d’arte visita il nostro sito: Progetto Arte Poli

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