Il Restauro della Vetrata Artistica

padova4correttoParlare di restauro della vetrata artistica potrebbe essere particolarmente complesso, specialmente in Italia dove è forte la cultura del restauro, ma soprattutto perchè sono numerosi gli studi sull’argomento e gli enti che si dedicano solo a questo settore e trattarlo in un semplice articolo sarebbe limitante e sicuramente semplicistico.

Ad ogni modo cerchiamo di vedere, per sommi capi, quali possono essere le problematiche che affliggono le vetrate a piombo, cioè le vetrate antiche che solitamente necessitano di essere restaurate.

Vetro: il degrado del vetro soffiato può essere semplicemente un deposito superficiale (nel caso di vetrate recenti), oppure una corrosione della superficie del vetro (nel caso di vetrate antiche o sottoposte a particolari condizioni). Se nel primo caso può bastare una semplice pulitura superficiale con solventi adatti, come alcol isopropilico o White Spirit, nel secondo è necessario effettuare analisi più approfondite e conseguenti avanzate tecniche di intervento, che qui non tratterò, rimandandovi alla documentazione messa a disposizione dal Curpus Vitrearum Medii Aevi.

Un secondo aspetto ma molto più importante è il distacco della grisaglia, cioè la decorazione che dovrebbe resistere più di quanto spesso accade. Le motivazioni di questo distacco, e conseguente perdita del disegno, possono essere diverse.

Cause legate alla tecnica di realizzazione:
– l’utilizzo di una grisaglia di scarsa qualità
– un ciclo di rammollimento e raffreddamento/vetrificazione scorretto

Cause legate ad un degrado atipico
– vetrate sottoposte ad importanti sbalzi termici giornalieri e stagionali
– vetrate esposte ad agenti di degrado antropologici (come lo scorretto utilizzo di detergenti o sistemi meccanici particolarmente aggressivi)
– vetrate esposte ad agenti atmosferici nel caso la grisaglia sia all’esterno come per il giallo-argento o se la grisaglia è stata erroneamente posta all’esterno.

Cause legate al degrado “naturale” del vetro, invece, si riscontrano soltanto sulle vetrate antiche e potrebbero comunque essere ricondotte alle precedenti descritte.

Per consolidare e fissare la grisaglia sono state utilizzate svariate diverse tipologie di resine, individuando nel Paraloid (solitamente B72) una delle più efficaci sia in termini di tenuta che di reversibilità (anche in questo caso per uno studio più approfondito consiglio la lettura dei testi CVMA) .

Le resine svolgono un ruolo molto importante nell’ambito del restauro del vetro: alcune resine epossidiche vengono utilizzate per la ricomposizione ed integrazione, altre per la saldatura di fratture. Per esperienza sconsiglio l’utilizzo di resine che costringono ad imprimere una forza in fase di solidificazione della resina: le tensioni impresse vengono imprigionate nel vetro che diviene più fragile proprio nel punto della saldatura. Meglio utilizzare resine epossidiche (solitamente bicomponenti) facendo attenzione che non scaldino troppo, oppure resine ad indurimento UV.

Dopo aver pulito e consolidato il vetro passiamo alla trama in piombo.
Il piombo è un materiale che in condizioni “normali” si ossida solo in superficie (patina passivante), questa patina protegge il piombo da una ulteriore corrosione. Per questo motivo spesso troviamo il piombo in buono stato, tranne in alcuni casi specifici:
– Esposizione ad agenti atmosferici particolarmente intensi o con una particolare esposizione
– vicinanza al mare: elevata umidità ma soprattutto presenza di sali che impediscono la formazione della patina passivante (grigia) e favoriscono la formazione di altri ossidi di piombo (bianca).
– distacco dei “rametti”, i fili di rame che ancorano il pannello ai tondini di sostegno con conseguente imbarcamento e deformazione dei piombi (e distacco delle tessere vitree)
-irrigidimento o eccessiva rigidità della stuccatura tra vetro e piombo con conseguente distacco della stessa e perdita di resistenza alle normali sollecitazioni.

Se il piombo è irrimediabilmente deteriorato allora sarà necessaria la sostituzione, operazione particolarmente invasiva che è sempre meglio evitare, altrimenti basterà, dopo il ricollocamento delle tessere restaurate e la rimozione degli ossidi decoesi, ripristinare la stuccatura e i fili di rame.

È molto importante sostituire, se deteriorato, il piombo perimetrale, fondamentale per la rigidità del pannello.

Il ripristino della stuccatura tra vetro e piombo è importantissimo per garantire la tenuta agli agenti atmosferici e garantire una rinnovata rigidità. La ricetta prevede l’utilizzo di gesso e olio di lino cotto, con aggiunta di nerofumo per colorare la stuccatura. In alcuni casi è possibile aggiungere della colla vinilica che consente una più rapida asciugatura senza dover attendere l’essicazione dell’olio di lino.

Una volta completato l’intervento sulla vetrata questa potrà essere ricollocata, possibilmente con l’aggiunta di un controvetro esterno, nel telaio originale, opportunamente modificato per l’alloggiamento del controvetro, in accordo ovviamente con la soprintendenza competente. Internamente la vetrata viene rifissata ai tondini metallici di sostegno con i nuovi fili di rame saldati sul piombo.

Questo il restauro a grandi linee, Progetto Arte Poli da oltre 50 anni assieme alla realizzazione di vetrate artistiche realizza restauri di vetrate antiche o con particolari problematiche in particolare segnalo il restauro delle vetrate della cappella degli Scrovegni a Padova, il restauro del Rosone della Basilica del Santo (Sant’Antonio) nella stessa città, il rosone del duomo di Modena, e molti altri.

Il sito del CVMA: http://www.cvma.ac.uk/index.html

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